La sofferenza e i sintomi, secondo la psicologia analitica, non sono incidenti di percorso cui rimediare ma spinte inconsce ad un più pieno compimento di se stessi. L’obiettivo del lavoro analitico è quello di restituire il senso e il significato al sintomo che l’individuo sta portando alla luce attraverso la sofferenza o il malessere. Si tratta quindi di un percorso di cura ma anche di trasformazione, che vede come punto cardine il rispetto per l’unicità dell’altro. Una migliore conoscenza di sé, sperimentata attraverso il lavoro analitico, può costituire la premessa per un più ampio sviluppo della personalità e delle sue potenzialità.